Investire in un Fondo Comune

La Scelta tra PIC e PAC

I fondi comuni d'investimento sono strumenti finanziari molto popolari nel nostro paese e ciò anche in ragione della flessibilità offerta ai risparmiatori.
In primo luogo ricordiamo che non è necessario disporre di grandi capitali per partecipare ad un fondo comune, potendo sottoscriverne delle quote già con qualche migliaio d'euro.

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Un altro aspetto importante concerne la flessibilità nel procedere ai versamenti che possono essere fatti in un'unica soluzione oppure ad intervalli periodici, in base ad un piano d'accumulo individuale.

Può, infatti, capitare di ritrovarsi con un capitale da far fruttare, pensiamo al denaro ricavato dalla vendita di un immobile o al TFR maturato al temine della carriera lavorativa, e decidere d'investirlo interamente o in parte in fondi comuni, attraverso un versamento in un'unica soluzione che viene chiamato PIC (Piano d'Investimento di Capitale).

Allo stesso tempo ci si può trovare nella situazione tipica del lavoratore che

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riesce ad accantonare ogni mese qualche centinaia d'euro e, pur non disponendo nell'immediato di grandi capitali, ha in previsione risparmi regolari per il futuro, magari da far fruttare al meglio seguendo un PAC, un Piano di Accumulo. Tale piano consente versare il denaro necessario per acquisire quote di fondi comuni sotto forma di rate periodiche, pensate in base alle esigenze individuali.

In merito ai PAC ricordiamo, inoltre, che operando piccoli versamenti periodici si può verificare l'andamento del fondo e mediare il prezzo d'acquisto delle relative quote, senza sottovalutare il fatto che mettere da parte alcune decine d'euro ogni mese appare come un sacrificio accettabile per molti.